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Con la parola "cancro" si indicano oggi circa 200 malattie neoplastiche diverse accomunate da una crescita cellulare incontrollata1. Sono distinte tra neoplasie solide2 e quelle ematologiche che colpiscono le cellule del midollo osseo, il sistema linfatico e il sistema immunitario3.
NEOPLASIE SOLIDE
NEOPLASIE EMATOLOGICHE
Con il termine leucemia si fa riferimento a una serie di malattie neoplastiche che colpiscono i globuli bianchi più immaturi. Queste patologie si sviluppano nel midollo osseo e portano alla produzione un elevato numero di cellule al suo interno che possono ostacolare la produzione degli elementi cellulari normali (globuli bianchi, piastrine e globuli rossi), dando origine alle manifestazioni cliniche della malattia: infezioni, sanguinamenti e sintomi da anemia. Le leucemie possono essere acute o croniche, in base all’aggressività, e in mieloidi o linfatiche, in base alla cellula clonale di origine.1
I linfomi racchiudono diversi tipi di tumore che prendono origine dalle cellule (linfociti) delle ghiandole linfatiche (linfonodi) presenti in tutto il corpo. Dai linfonodi la malattia può diffondersi attraverso il sangue e/o i vasi linfatici ad altri linfonodi od organi, sia linfatici (midollo, milza, ecc.), sia extra-linfatici (cute, polmoni, sistema nervoso centrale, stomaco, fegato ecc.).1
DUE LE CATEGORIE DI LINFOMI 5
Il mieloma multiplo (MM) è una patologia neoplastica dove le plasmacellule proliferano a livello del midollo emopoietico e sono causa delle tipiche multiple lesioni osteolitiche. Le plasmacellule monoclonali producono immunoglobuline, identiche tra loro, che migrando in modo omogeneo al quadro proteico elettroforetico formano il caratteristico picco monoclonale.7 Può presentarsi anche in forma non secernente, micromolecolare oppure sotto forma di plasmocitoma solitario o leucemia plasmacellulare.8
L’efficacia dei nuovi farmaci oncologici, infatti, ha permesso di ridurre sia i costi sanitari diretti sia la spesa sociale in termini di prestazioni assistenziali e previdenziali, consentendo ai malati oncologici di migliorare la qualità della vita e diminuire le perdite di produttività.10
Inoltre, va considerato il risparmio che le sperimentazioni cliniche generano sul SSN: si stima che per ogni 1000€ investiti da un'azienda farmaceutica in un trial, la struttura sanitaria che lo ospita ne risparmia 2.200 in termini di costi evitati per esami diagnostici, dispositivi medici e farmaci.11
PP-UNP-ITA-1542
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