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STILE DI VITA
I cambiamenti nello stile di vita possono
influenzare la frequenza e la severità degli
attacchi emicranici.1
La durata prolungata dell’emicrania impatta sul benessere e sulla qualità della vita di chi ne è affetto e, per questo, è tra le cause più importanti di invalidità e di assenza dal lavoro.2
Gli aspetti più penalizzanti dell'emicrania
Modificato da Tab. 7, Rif. 2
Gli attacchi emicranici condizionano tutti gli ambiti della vita del paziente.2
Alcuni cambiamenti nello stile di vita possono influenzare la frequenza e la severità degli attacchi emicranici4
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Le abitudini alimentari possono influenzare l'insorgenza e la frequenza degli attacchi emicranici.4 Mantenere un programma alimentare corretto è importante, poiché il digiuno è un fattore scatenante dell’emicrania.4 È consigliato astenersi da cibi con effetto trigger, quali caffeina, alcool, cioccolato.4 La dieta chetogenica riduce la frequenza dell’emicrania.4 - |
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Le persone che soffrono di emicrania tendono a non praticare attività fisica in quanto l’esercizio può essere un fattore scatenante l’attacco.4 Tuttavia, l'attività fisica regolare può ridurre la gravità e/o la frequenza dell'emicrania.4 Yoga5
Allenamento aerobico6 Praticato dalle 2,5 alle 5 ore a settimana a moderata intensità permette di migliorare l’intensità e la frequenza degli attacchi emicranici.6
3 alle 5 volte a settimana hanno effetti benefici sulla qualità di vita del paziente emicranico.6 |
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La qualità del sonno incide sull’insorgenza degli attacchi emicranici.4 Insonnia e sindrome delle apnee notturne sono comuni nei pazienti emicranici.4 É consigliato instaurare una routine serale che preveda il mantenimento della regolarità del ritmo sonno veglia invitando il paziente a non sottoporsi a stimoli visivi e uditivi che possano interferire negativamente sull’addormentamento.7 Lo stress è un fattore scatenante l’emicrania.4 La terapia cognitivo-comportamentale e la mindfulness sono validi strumenti atti a gestire lo stress.7 . |
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Le abitudini alimentari possono influenzare l'insorgenza e la frequenza degli attacchi emicranici.4 Mantenere un programma alimentare corretto è importante, poiché il digiuno è un fattore scatenante dell’emicrania.4 È consigliato astenersi da cibi con effetto trigger, quali caffeina, alcool, cioccolato.4 La dieta chetogenica riduce la frequenza dell’emicrania.4 |
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Le persone che soffrono di emicrania tendono a non praticare attività fisica in quanto l’esercizio può essere un fattore scatenante l’attacco.4 Tuttavia, l'attività fisica regolare può ridurre la gravità e/o la frequenza dell'emicrania.4 Yoga5
Allenamento aerobico6 Praticato dalle 2,5 alle 5 ore a settimana a moderata intensità permette di migliorare l’intensità e la frequenza degli attacchi emicranici.6
3 alle 5 volte a settimana hanno effetti benefici sulla qualità di vita del paziente emicranico.6 |
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La qualità del sonno incide sull’insorgenza degli attacchi emicranici.4 Insonnia e sindrome delle apnee notturne sono comuni nei pazienti emicranici.4 É consigliato instaurare una routine serale che preveda il mantenimento della regolarità del ritmo sonno veglia invitando il paziente a non sottoporsi a stimoli visivi e uditivi che possano interferire negativamente sull’addormentamento.7 Lo stress è un fattore scatenante l’emicrania.4 La terapia cognitivo-comportamentale e la mindfulness sono validi strumenti atti a gestire lo stress.7 |
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