Emofilia e vaccini: vaccinazioni previste, somministrazione e raccomandazioni da seguire
Le vaccinazioni hanno permesso di salvare milioni di vite, prevenendo molte gravi malattie infettive, ma anche le relative complicazioni, spesso ugualmente pericolose. Sebbene le vaccinazioni siano scientificamente riconosciute come uno degli strumenti di tutela della salute pubblica più importanti, sicuri ed efficaci, da alcuni anni si registra un'importante riduzione del numero di vaccinati e una conseguente diminuzione delle coperture vaccinali. Oltre a mettere a rischio la salute dei soggetti non vaccinati, questo calo delle vaccinazioni pregiudica la protezione dell'intera popolazione, aumentando il rischio di epidemie, anche da parte di microrganismi "scomparsi" dal nostro Paese ma presenti nel resto del mondo.
A monte di tutte le legittime domande che un genitore può porsi su un tema così importante che riguarda la salute del proprio figlio, vi è un duplice messaggio di fondo che è importante tenere a mente: le vaccinazioni proteggono il singolo dalle conseguenze, talvolta anche estremamente gravi, di una malattia infettiva, e allo stesso tempo proteggono l'intera comunità da quella stessa malattia e dal suo impatto sociale. In altre parole: eseguire le vaccinazioni è un atto di responsabilità verso i propri figli (o se stessi), ma anche verso il prossimo.
Proprio con lo scopo di garantire un'elevata copertura vaccinale e tutelare la salute pubblica, l'anno scolastico 2017/2018 ha visto l'entrata in vigore della nuova legge in materia di prevenzione vaccinale.
- Perché è importante vaccinarsi
- Le vaccinazioni tra scienza e miti
- Le vaccinazioni nel bambino con emofilia
- Vaccinazioni obbligatorie e raccomandate
- Certificazione vaccinale e frequenza scolastica
Perché è importante vaccinarsi
Fin dalla loro prima introduzione, le vaccinazioni sono considerate dalla comunità scientifica internazionale uno strumento efficace e sicuro per la prevenzione di numerose malattie infettive. Nel corso del tempo, le vaccinazioni hanno permesso di far scomparire numerose malattie, come il vaiolo o la poliomielite, e di controllarne altre, come la difterite o la pertosse, al punto che oggi non rappresentano più un'emergenza sanitaria. Le vaccinazioni hanno consentito, e tutt'ora continuano a farlo, di salvare milioni di vite, prevenendo molte gravi malattie infettive, ma anche le relative complicazioni, spesso ugualmente pericolose. Il morbillo, per esempio, può causare gravi complicazioni e danneggiare temporaneamente le difese immunitarie.1,2
Come raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, per ottenere un'efficace copertura vaccinale, ovvero raggiungere la così detta immunità di gregge, è importante che il 95% della popolazione sia vaccinato. In altre parole, solo se si raggiunge un'elevata percentuale di vaccinati nella popolazione si riesce a contrastare la diffusione delle malattie infettive, impedendo in tal modo la ricomparsa di malattie assenti dal nostro Paese, ma ancora non debellate nel resto del mondo come la poliomielite o la difterite, o lo scatenarsi di vere e proprie epidemie come quelle di morbillo. Inoltre, raggiungere una buona copertura vaccinale è l'unico modo per tutelare le persone più fragili, vale a dire quei bambini o quelle persone che non possono essere vaccinati a causa delle loro condizioni di salute (per esempio malattie respiratorie, immunodepressi, malattie cardiache ecc.).1,2
Il "caso" del morbillo
L'Italia è tra i Paesi in cui il morbillo è ancora endemico, cioè presente in modo costante e diffuso, tanto da comparire tra i 10 Paesi al mondo che hanno segnalato più casi di morbillo da novembre 2016 ad aprile 2017. Dall'inizio del 2017 sono stati notificati 4000 casi di morbillo, molte complicanze gravi e alcuni decessi. Circa 4 persone su 10 che si sono ammalate di morbillo sono state ricoverate in ospedale e quasi altrettante hanno riportato almeno una complicanza.2
Va, infatti, ricordato che le malattie infettive gravano sul sistema immunitario notevolmente di più della corrispondente vaccinazione, tanto che i benefici dati dalla vaccinazione superano nettamente i possibili rischi. Nel caso del morbillo, l'infezione naturale causa l'encefalite, una grave malattia che colpisce il sistema nervoso, in 1 individuo su 1000 infettati che provoca la morte in 2 individui su 1000. Al contrario, la vaccinazione risulta correlata all'insorgenza di un grave reazione allergica in 1 caso su 1.000.000 di vaccinati. In conclusione, nel caso del morbillo come per tutte le malattie per cui esiste un vaccino, è molto più sicuro vaccinarsi piuttosto che subire la malattia naturale.2,3
Bibliografia
- Quaderni del Ministero della salute. Vaccinazioni: stato dell’arte, falsi miti e prospettive. Il ruolo chiave della prevenzione. N.27, Marzo 2017. Disponibile anche online: http://www.salute.gov.it/portale/vaccinazioni/dettaglioPubblicazioniVaccinazioni.jsp?lingua=italiano&id=2586
- Opuscolo – I vaccini, la miglior difesa per il nostro futuro. E’ in vigore il nuovo decreto vaccini. Disponibile online: http://www.salute.gov.it/portale/vaccinazioni/dettaglioOpuscoliVaccinazioni.jsp?lingua=italiano&id=346
- Pediatria. Magazine della Società Italiana di Pediatria. Volume 5, numero 11-12. Novembre-Dicembre 2015
Le vaccinazioni tra scienza e miti
Sebbene le vaccinazioni siano scientificamente riconosciute come uno degli strumenti di tutela della salute pubblica più importanti, sicuri ed efficaci, da alcuni anni si registra un'importante riduzione del numero di vaccinati e una conseguente diminuzione delle coperture vaccinali. Oltre a mettere a rischio la salute dei soggetti non vaccinati, questo calo delle vaccinazioni pregiudica la protezione dell'intera popolazione, aumentando il rischio di epidemie, anche da parte di microrganismi "scomparsi" dal nostro Paese ma presenti nel resto del mondo. Nonostante il forte impegno delle istituzioni per una sempre più ampia diffusione delle vaccinazioni e una corretta informazione in merito, sono molte le persone e i genitori che manifestano numerosi dubbi, in particolare sull'utilità e la sicurezza dei vaccini. Porsi delle domande su un tema così importante è più che legittimo.1,2
Tuttavia, a monte di tutte le possibili domande, vi è un duplice messaggio di fondo che è importante tenere a mente: le vaccinazioni proteggono il singolo dalle conseguenze, talvolta estremamente gravi, di una malattia infettiva, e allo stesso tempo proteggono l'intera comunità da quella stessa malattia e dal suo impatto sociale. In altre parole: eseguire le vaccinazioni è un atto di responsabilità verso i propri figli (o se stessi), ma anche verso il prossimo. 1
Vaccini: vero o falso?
- Fare più vaccinazioni in un giorno è sicuro.
VERO. In generale, la sicurezza di ogni singolo vaccino è valutata in anni e anni di studi clinici, documentata dalle centinaia di migliaia di dosi somministrate, nonché strettamente sorvegliata nel corso del tempo dalle autorità competenti. Tuttavia, molti temono che eseguire più vaccini in un giorno possa sovraccaricare il sistema immunitario. Ciò che accade è proprio il contrario: le vaccinazioni rafforzano lo sviluppo del sistema immunitario. Ogni giorno, infatti, i bambini sono esposti a un numero infinito di germi che si trovano nell'aria o nel cibo, ciò nonostante il loro sistema immunitario non ha nessun problema a gestire questa esposizione. Lo stesso accade con i vaccini che, tra l'altro, contengono un numero di antigeni inferiore a quelli che il sistema immunitario di un bambino contrasta quotidianamente.1-3 - I vaccini indeboliscono il sistema immunitario e possono causare malattie autoimmuni.
FALSO. Il sistema immunitario di un neonato è perfettamente formato e in grado di rispondere a migliaia di antigeni, molti di più di quelli contenuti nei vaccini.2,3 - Affinché un vaccino sia completamente efficace è necessario completare l'intero ciclo vaccinale.
VERO. L'effetto protettivo conferito dai vaccini è legato a un fenomeno noto come memoria immunitaria, ossia la capacità del sistema immunitario di riconoscere un agente biologico (virus, batterio o altro) dopo un precedente incontro. La durata della protezione dipende dalla capacità di un vaccino di indurre la memoria immunitaria. Molte vaccinazioni, una volta completato il ciclo previsto, assicurano una protezione che dura praticamente tutta la vita. È questo il caso dei vaccini contro morbillo, rosolia, parotite, poliomielite, epatite B e per i vaccini coniugati come l'anti-pneumococcico. Per altre vaccinazioni, invece, l'efficacia decade con il passare del tempo ed è necessario eseguire dei richiami periodici per mantenere l'effetto protettivo (per es. ogni 10 anni nel caso del tetano).1,3 - I vaccini contengono sostanze tossiche e pericolose (per es. il mercurio).
FALSO. I vaccini, come tutte le preparazioni, contengono il principio attivo, un liquido di sospensione e dei conservanti. Nel caso specifico dei conservanti, nessuno dei vaccini commercializzati in Europa contiene derivati del mercurio. Tutte le sostanze stabilizzanti e conservanti sono presenti in quantità minima e solo raramente si verificano delle reazioni allergiche, per la maggior parte a livello locale.1-3 - I vaccini causano l'autismo.
FALSO. Le ricerche condotte hanno dimostrato che non vi è alcuna correlazione tra i vaccini, in particolare quello contro morbillo, parotite e rosolia (MPR), e l'autismo. Oltre a ricordare che la causa dell'autismo non è ancora oggi completamente nota, va sottolineato che lo studio che evidenziava il legame tra vaccini e autismo è stato dichiarato fraudolento e l'autore è stato radiato dall'albo dei medici del Regno Unito.1-3
Bibliografia
- Quaderni del Ministero della salute. Vaccinazioni: stato dell’arte, falsi miti e prospettive. Il ruolo chiave della prevenzione. N.27, Marzo 2017. Disponibile anche online: http://www.salute.gov.it/portale/vaccinazioni/dettaglioPubblicazioniVaccinazioni.jsp?lingua=italiano&id=2586
- Opuscolo – I vaccini, la miglior difesa per il nostro futuro. E’ in vigore il nuovo decreto vaccini. Disponibile online: http://www.salute.gov.it/portale/vaccinazioni/dettaglioOpuscoliVaccinazioni.jsp?lingua=italiano&id=346
- Pediatria. Magazine della Società Italiana di Pediatria. Volume 5, numero 11-12. Novembre-Dicembre 2015
Le vaccinazioni nel bambino con emofilia
Le vaccinazioni sono scientificamente riconosciute come uno degli strumenti di tutela della salute pubblica più importanti, sicuri ed efficaci, tanto che il calendario vaccinale attualmente in vigore prevede che i bambini vengano vaccinati a partire dai 3 mesi d'età. I vaccini attualmente disponibili sono, infatti, sicuri anche nei bambini così piccoli, garantendone la copertura immunologica. Inoltre, bisogna ricordare che il sistema immunitario del lattante è perfettamente formato tanto da essere in grado di rispondere alle migliaia di antigeni con cui viene in contatto ogni giorno, in quantità molto maggiore di quelli contenuti nei vaccini.1-3
Queste premesse sono valide anche per il bambino affetto da emofilia che può e deve vaccinarsi al pari dei suoi coetanei sani. Presso la comunità scientifica vi è una certa cautela nel somministrare vaccinazioni nei primi tempi di esposizione al fattore antiemofilico allo scopo di evitare la comparsa di eventuali anticorpi neutralizzanti verso il fattore della coagulazione, pur in assenza di evidenze scientifiche chiare. In ogni caso occorre sempre fare riferimento al proprio Centro per la cura dell'emofilia.4-7
Anche se l'utilizzo dei fattori della coagulazione ricombinanti ha permesso di superare i rischi associati a diverse infezioni prevenibili con i vaccini (per es. l'epatite B), è sempre importante garantire una buona copertura vaccinale al fine di evitare di incorrere in malattie infettive che potrebbero comportare anche gravi complicazioni.8
Come evitare le emorragie post-traumatiche in caso di vaccinazione? 8
- La via di inoculo da preferire è quella sottocutanea, piuttosto che intradermica o intramuscolare (se non si è coperti da terapia antiemorragica)
- Se l'inoculo avviene per via intramuscolare è preferibile:
- Applicare del ghiaccio nella zona di iniezione per 5 minuti prima dell'inoculo
- Usare un ago più sottile (25-27 gauge)
- Applicare una compressione per almeno 5 minuti dopo l'iniezione
Bibliografia
- Quaderni del Ministero della salute. Vaccinazioni: stato dell’arte, falsi miti e prospettive. Il ruolo chiave della prevenzione. N.27, Marzo 2017. Disponibile anche online: http://www.salute.gov.it/portale/vaccinazioni/dettaglioPubblicazioniVaccinazioni.jsp?lingua=italiano&id=2586
- Opuscolo – I vaccini, la miglior difesa per il nostro futuro. E’ in vigore il nuovo decreto vaccini. Disponibile online: http://www.salute.gov.it/portale/vaccinazioni/dettaglioOpuscoliVaccinazioni.jsp?lingua=italiano&id=346
- Pediatria. Magazine della Società Italiana di Pediatria. Volume 5, numero 11-12. Novembre-Dicembre 2015
- Hashemi SM, et al. Haemophilia 2015; 21:227-233
- Lai JD, et al. Blood 2016; 127(26): 3439-49
- Carcao M, et al. Haemophilia 2016; 22 (1): 22-31
- Vezina C, et al. Haemophilia 2014; 20: 771-776
- Associazione Italiana Centri Emofilia. Principi di trattamento e aggiornamento delle raccomandazioni per la terapia sostitutiva dell’emofilia A e B -2018
Vaccinazioni obbligatorie e raccomandate
L'anno scolastico 2017/2018 ha visto l'entrata in vigore della nuova legge in materia di prevenzione vaccinale. I vaccini obbligatori e gratuiti passano, quindi, da 4 a 10 e comprendono: 1,2
- Anti-poliomielitico
- Anti-difterico
- Anti-tetanico
- Anti-epatite B
- Anti-pertosse
- Anti-Haemophilus tipo B
- Anti-morbillo
- Anti-parotite
- Anti-rosolia
- Anti-varicella
Nonostante la legge abbia aumentato il numero dei vaccini obbligatori, il calendario vaccinale, che stabilisce le tempistiche di esecuzione dei diversi vaccini, rimane invariato.1
Calendario delle vaccinazioni obbligatorie per l'ammissione ai servizi scolastici 2017-2018, in funzione dell'età di nascita del bambino2,3
VACCINO |
ANNO DI NASCITA DAL 2001 AL 2016 |
ANNO DI NASCITA DAL 2017 IN POI |
Anti-poliomielitica (ciclo di base 3 dosi nel primo anno di vita e richiamo a 6 anni) | X | X |
Anti-difterico (ciclo di base 3 dosi nel primo anno di vita e richiamo a 6 anni) | X | X |
Anti-tetanico (ciclo di base 3 dosi nel primo anno di vita e richiamo a 6 anni) | X | X |
Anti-epatite B (ciclo di base 3 dosi nel primo anno di vita) | X | X |
Anti-pertosse (ciclo di base 3 dosi nel primo anno di vita e richiamo a 6 anni) | X | X |
Anti-Haemophilus tipo b (ciclo di base 3 dosi nel primo anno di vita) | X | X |
Anti-morbillo (1° dose nel secondo anno di vita e 2° dose a 6 anni) | X | X |
Anti-parotite (1° dose nel secondo anno di vita e 2° dose a 6 anni) | X | X |
Anti-rosolia (1° dose nel secondo anno di vita e 2° dose a 6 anni) | X | X |
Anti-varicella (1° dose nel secondo anno di vita e 2° dose a 6 anni) | X |
Alle vaccinazioni obbligatorie si aggiungono quelle fortemente raccomandate, vale a dire:1,3
- Anti-meningococcico B: 3 o 4 dosi nel primo anno di vita, a seconda del mese di somministrazione della prima dose (fortemente raccomandata per i nati a partire dal 2017)
- Anti-meningococcico C: 1a dose nel secondo anno di vita (fortemente raccomandata per i nati a partire dal 2012)
- Anti-pneumococcico: 3 dosi nel primo anno di vita (fortemente raccomandata per i nati a partire dal 2012)
- Anti-rotavirus: 2 o 3 dosi nel primo anno di vita, a seconda del tipo di vaccino (fortemente raccomandata per i nati a partire dal 2017)
Bibliografia
- Opuscolo – I vaccini, la miglior difesa per il nostro futuro. E’ in vigore il nuovo decreto vaccini. Disponibile online: http://www.salute.gov.it/portale/vaccinazioni/dettaglioOpuscoliVaccinazioni.jsp?lingua=italiano&id=346
- Opuscolo - E' in vigore il nuovo decreto vaccini per l'anno scolastico 2017/2018. Facciamo chiarezza. Dsponibile online: http://www.salute.gov.it/portale/vaccinazioni/dettaglioOpuscoliVaccinazi...
- Quaderni del Ministero della salute. Vaccinazioni: stato dell’arte, falsi miti e prospettive. Il ruolo chiave della prevenzione. N.27, Marzo 2017. Disponibile anche online: http://www.salute.gov.it/portale/vaccinazioni/dettaglioPubblicazioniVaccinazioni.jsp?lingua=italiano&id=2586
Certificazione vaccinale e frequenza scolastica
L'anno scolastico 2017/2018 ha visto l'entrata in vigore della nuova legge in materia di prevenzione vaccinale, normativa approvata per garantire un'elevata copertura vaccinale e tutelare la salute pubblica. Per supportare le famiglie nell'adempimento degli obblighi vaccinali e favorire un positivo dialogo scuola-famiglia, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e il Ministero della Salute hanno diramato una circolare esplicativa, reso disponibili diversi approfondimenti in merito e utili opuscoli informativi, tutti consultabili sul sito www.salute.gov.it/vaccini. In particolare, vengono fornite chiare indicazioni circa la documentazione che la famiglia deve presentare alla scuola, le scadenze previste, tenuto conto del calendario scolastico, e le modalità di accesso ai servizi scolastici.1
Quale documentazione si deve presentare?1
- Copia del libretto delle vaccinazioni timbrato dalla ASL, il certificato vaccinale o un'attestazione dello stato vaccinale rilasciato dalla ASL
- Per tutte le malattie già contratte e per le quali non è stato eseguito alcun vaccino è sufficiente un certificato del pediatra di libera scelta o del medico di medicina generale che attesti che il bambino ha già avuto la malattia
Quali sono le scadenze previste dalla legge?1
- Le segreterie scolastiche richiedono la compilazione di un'autocertificazione nella quale si dichiarano le vaccinazioni effettuate.
- Dovrà essere presentata la copia del libretto delle vaccinazioni timbrato dalla ASL, il certificato vaccinale o un'attestazione dello stato vaccinale rilasciato dalla ASL.
Come avviene l'accesso ai servizi scolastici per l'anno scolastico 2018-2019?2
In attesa di un approfondimento parlamentare sul dibattito pubblico relativo all’obbligatorietà delle vaccinazioni, considerato che, con l’approssimarsi dell’avvio del nuovo anno scolastico 2018-2019, la mancata attuazione dell’Anagrafe nazionale vaccini potrebbe determinare un appesantimento delle procedure burocratiche a carico le famiglie e delle scuole, i ministri della Salute, Giulia Grillo, e dell’Istruzione, Università e Ricerca, Marco Bussetti, sono intervenuti con una circolare, in vista dell’imminente scadenza del noto termine del 10 luglio, per promuovere le seguenti semplificazioni:
- per i minori da 6 a 16 anni, quando non si tratta di prima iscrizione, resta valida la documentazione già presentata per l’anno scolastico 2017-2018, se il minore non deve effettuare nuove vaccinazioni o richiami
- per i minori da 0 a 6 anni e per la prima iscrizione alle scuole (minori 6 -16 anni) può essere presentata una dichiarazione sostitutiva di avvenuta vaccinazione
Cosa fare se proprio figlio non può essere vaccinato?1
- Se il proprio figlio si trova in una condizione di salute tale da non permette l'esecuzione delle vaccinazioni è necessario richiedere un certificato del pediatra di libera scelta o del medico di medicina generale che attesti le motivazioni per la mancata somministrazione dei vaccini.
- Se si tratta, invece, di una malattia temporanea è possibile posticipare la data di vaccinazione fino alla guarigione.
Bibliografia
- Opuscolo - E' in vigore il nuovo decreto vaccini per l'anno scolastico 2017/2018. Facciamo chiarezza. Dsponibile online: http://www.salute.gov.it/portale/vaccinazioni/dettaglioOpuscoliVaccinazi...
- Vaccini semplificazioni burocratiche per l’anno scolastico 2018-2019. Disponibile online : http://www.salute.gov.it
PP-GIP-ITA-0728