Questo sito è rivolto ai soli residenti in Italia.
Menu
Close
Menu
Close
La malattia da coronavirus 2019 (COVID-19), causata dal coronavirus 2 della sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV-2), ha avuto un effetto devastante sulla popolazione mondiale rivelandosi la più grande crisi sanitaria globale dalla pandemia influenzale del 1918.1
Al 28 febbraio 2023 erano 758.390.564 i casi confermati di COVID-19 in tutto il mondo, di cui 69.886 i casi registrati nelle ultime 24 ore e 6.859.093 i morti complessivi, secondo i dati continuamente aggiornati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).2
Appartenente alla famiglia Coronaviridae, un gruppo di virus a RNA a filamento singolo in grado di provocare infezioni respiratorie con sintomi da lievi a letali, il nuovo coronavirus (2019-nCoV) è stato riconosciuto nel dicembre 2019 per la prima volta a Wuhan, città della provincia di Hubei nella Cina centrale, da dove poi si è diffuso rapidamente in tutto il mondo, provocando milioni di decessi con un tasso di mortalità dell'11%.3
Poiché la maggior parte dei primi casi sintomatici era collegata al mercato di Huanan, dove vengono commercializzati animali vivi, c’è il forte sospetto che la pandemia sia un caso di zoonosi, ossia le malattie infettive che possono essere trasmesse, direttamente o indirettamente, dagli animali all’uomo e viceversa. Ciò spiegherebbe la straordinaria preponderanza dei primi casi di COVID-19 in uno dei pochi siti di Wuhan dove si ritrovano alcuni degli stessi animali che hanno diffuso la SARS,4 la sindrome respiratoria acuta grave causata da SARS-CoV-1, comparsa nella provincia cinese meridionale del Guangdong negli ultimi mesi del 2002 e approdata, successivamente, a Hong Kong e Hanoi con improvvisi focolai epidemici verso la metà di marzo 2003, ma interessando globalmente solo un numero limitato di paesi e di soggetti coinvolti (il 18 giugno 2003 erano 8465 i casi segnalati di SARS nel mondo e 801 i morti accertati).5
Al contrario, dai primi casi di COVID-19 in Cina e dopo la successiva dichiarazione di COVID-19 quale pandemia globale da parte dell'OMS nel marzo 2020, questa malattia infettiva altamente contagiosa si è diffusa in 223 paesi. Secondo un report epidemiologico aggiornato dell'OMS oltre 200 paesi in tutto il mondo hanno segnalato nuove varianti preoccupanti (VOC) di SARS-Co-V-2, la più recente delle quali – la variante Omicron – è stata segnalata in 76 paesi sin dalla sua prima osservazione nel novembre 2021.1
PP-UNP-ITA-1650
Altri video, articoli, podcast che potrebbero interessarti sul Covid-19
I Medici di Medicina Generale, durante la pandemia, sono divenuti il punto di riferimento per i pazienti, soprattutto quelli a rischio.
Sars-CoV-2, interagendo con il suo recettore ACE2, limita la produzione del peptide Ang del sistema RAS, trasformando la reazione al virus in una risposta infiammatoria incontrollata.
Per il medico è fondamentale valutare, nel caso di infezione da Sars-CoV-2, la presenza di fattori predisponenti o malattie croniche, per identificare il paziente ad alto rischio e indirizzarlo alle cure più adatte.
Gli eventi avversi devono essere segnalati. I moduli di segnalazione e le informazioni possono essere trovati all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse
Accedi a tutti i materiali e le risorse di Pfizer per te e i tuoi pazienti.
© 2025 Pfizer srl.
Società diretta e controllata da Pfizer Inc. - Sede Legale via Isonzo, 71 - 04100 Latina
R.E.A. Latina n. 198376 - Capitale Sociale € 200.000.000,00 - Part. IVA 02774840595
Questo Sito offre servizi di utilità e contenuti di informazione medico scientifica in Italia, pertanto i suoi contenuti sono destinati a Operatori Sanitari residenti sul territorio italiano. L’Operatore Sanitario dichiara e garantisce che consulterà i contenuti del sito attinenti alla propria area di specializzazione e per garantire la migliore cura del paziente.